Lo studio è un'analisi letteraria del saggio rousseauiano Discours sur les fondements et l'origine de l'inégalité parmi les hommes, prevalentemente oggetto di indagini filosofiche : considerata come un "récit", la riflessione filosofica di Rousseau è riletta come la narrazione di una grande epopea storica e morale che, scandita nella progressione causale di una serie di eventi consecutivi e caratterizzata da alcune tappe evolutive centrali e confluente, confluisce, come una bella favola, in un commento morale; commento che si rivela, pragmaticamente, come il punto di partenza essenziale del racconto stesso, la causa del suo svolgersi, il senso della storia. L'analisi narratologica testuale consente di dimostrare come il racconto, la proiezione dell'universo immaginario realizzata da Rousseau, sia il suo strumento teorico per demolire la società non egualitaria fondata sulla proprietà e misurare lo scarto fra le sue origini e il suo sviluppo. Rousseau assume un punto di partenza - quello dell' "état di nature" - e propone una storia. Scegliendo, però, la via del ragionamento ipotetico e condizionale, sfumando la sua narrazione con la modalità dell'ipotesi, apre anche, benché all'interno di un racconto logico e causale, la prospettiva del "possibile": Rousseau narra per uscire dalla narrazione, racconta i fatti per trascenderli.