Italian Professors of Criminal Law’s Archives and Libraries: Models, Digitization and Public Engagement

Il progetto, che si sviluppa lungo due linee di ricerca, propone da un lato il censimento e la descrizione degli archivi e delle biblioteche dei penalisti italiani attivi fra la metà del XIX e la metà del XX secolo; dall’altro la descrizione inventariale analitica e lo studio di due fondi, archivistici e bibliografici, prodotti da Pietro Ellero (1833-1933) e Marcello Finzi (1879-1956). Essi possono essere considerati figure esemplificative di periodi differenti dell’evoluzione dello Stato e della società italiana, avendo operato in due periodi storici assai significativi sotto il profilo della storia nazionale, anche dal punto di vista della trasformazione degli assetti pubblicistici, della vita sociale e della vita culturale nel suo complesso. Gli archivi censiti saranno oggetto di descrizione mediante i software per l’inserimento dati del Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche (SIUSA) e del Sistema Informativo degli Archivi di Stato (SIAS), messi a disposizione dall’Istituto Centrale per gli Archivi (ICAR) del MIC, che sarà partner di tale iniziativa. Al contempo il gruppo di ricerca prevede la realizzazione di un portale open access per la pubblicazione di tali descrizioni; l’infrastruttura web dovrà essere pienamente interoperabile con i portali nazionali SIUSA e SIAS, grazie all’utilizzo di tracciati e standard descrittivi che garantiscano l’integrazione. Al contempo il sito web sarà sede di pubblicazione degli inventari analitici degli archivi di Pietro Ellero e Marcello Finzi (con particolare attenzione alle carte oggi conservate a Firenze presso l’editore Olschki); tali strumenti saranno realizzati utilizzando il software open source Archimista, che garantisce la piena interoperabilità con il portale SAN - Strumenti di ricerca del Ministero della Cultura. Il progetto prevede inoltre la digitalizzazione, aderendo alle Linee guida per la digitalizzazione del patrimonio culturale, di recente pubblicazione da parte della Digital Library del MIC, di specifiche serie archivistiche, configurandosi dunque, in tutti i suoi aspetti, come progetto «intellettuale e professionale» significativo per la realizzazione degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), nell’ambito dell’investimento M1C3 1.1 «Strategie e piattaforme digitali per il patrimonio culturale». Le tre unità di ricerca, individuate presso le Università di Bologna, Modena-Reggio Emilia e Trieste, sono composte da ricercatori con competenze diversificate ma complementari, fra cui l’Archivistica, la Biblioteconomia, la Storia del diritto e il Diritto e la Procedura penale. Proprio il carattere interdisciplinare dell’iniziativa, insieme allo stretto connubio tra studiosi e istituzioni pubbliche, nazionali e locali, vuole porsi come prima applicazione di un metodo di lavoro nella valorizzazione di beni culturali di natura archivistica e libraria. Le attività progettuali saranno indispensabili per consentire la fruizione di questo importante patrimonio culturale del nostro Paese anzitutto da parte degli addetti ai lavori, non solo italiani, ma anche a un più vasto pubblico di cittadini interessati a figure emblematiche della storia del diritto penale italiano.

The project, developed along two lines of research, proposes, on one hand, the census and description of the archives and libraries of Italian penalists active between the mid-19th and mid-20th centuries, and on the other hand, the analytical inventory description and study of two collections, archival and bibliographic, produced by Pietro Ellero (1833-1933) and Marcello Finzi (1879-1956). They can be considered exemplary figures of different periods of the evolution of the Italian State and society, having operated in two very significant historical periods from the perspective of national history, also in terms of the transformation of public structures, social life, and cultural life as a whole. The surveyed archives will be described using data entry software from the Unified Information System for Archival Superintendencies (SIUSA) and the Information System of State Archives (SIAS), made available by the Central Institute for Archives (ICAR) of the Ministry of Culture, which will be a partner in this initiative. At the same time, the research group plans to create an open-access portal for the publication of these descriptions; the web infrastructure must be fully interoperable with the national portals SIUSA and SIAS, thanks to the use of descriptive layouts and standards that ensure integration. Concurrently, the website will be the publishing platform for the analytical inventories of the archives of Pietro Ellero and Marcello Finzi (with particular attention to documents currently housed in Florence at the Olschki publisher); these tools will be developed using the open-source software Archimista, which ensures full interoperability with the SAN portal - Research Tools of the Ministry of Culture. Furthermore, the project envisages digitization, adhering to the Guidelines for the Digitization of Cultural Heritage, recently published by the MIC Digital Library, of specific archival series, thus shaping itself, in all its aspects, as a significant "intellectual and professional" project for achieving the objectives of the National Recovery and Resilience Plan (PNRR), within the framework of investment M1C3 1.1 "Strategies and digital platforms for cultural heritage". The three research units, identified at the Universities of Bologna, Modena-Reggio Emilia, and Trieste, are composed of researchers with diversified but complementary skills, including Archival Science, Library Science, History of Law, and Criminal Law and Procedure. The interdisciplinary nature of the initiative, together with the close collaboration between scholars and public institutions, both national and local, aims to be the first application of a working method in the enhancement of archival and library cultural assets. The project activities will be essential to enable the enjoyment of this important cultural heritage of our country, first and foremost by professionals, not only Italians but also by a broader audience of citizens interested in emblematic figures of Italian criminal law history.