La nostra conoscenza dell'universo che ci circonda ha fatto grandi progressi ogni volta che nuovi strumenti hanno fatto espandere la nostra capacità di "vedere". Il primo, celebre passo è stato l'invenzione del telescopio ottico di Galileo. Nuovi tipi di telescopi hanno poi ampliato il ventaglio di colori della luce che sappiamo osservare, dalle onde radio fino ai raggi X e gamma, e permesso la scoperta di nuovi fenomeni e nuove sorgenti. Negli ultimi anni, la nostra capacità di "vedere" il cosmo, ha iniziato una nuova affascinante fase, con l'utilizzo non più solo della luce, ma anche di altri "messaggeri": i neutrini, i raggi cosmici e le onde gravitazionali, per trasportare informazione dalle distanti sorgenti astrofisiche fino a noi.
Conferenza a cura di Università di Trieste, in collaborazione con INFN, intervengono Paolo Lipari e Francesco Loongo
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Organizzazione di iniziative di valorizzazione, consultazione e condivisione della ricerca