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Pubblicazione03-DPACS: an open source solution for critical PACS systems integratedin the 03 Consortium project.(Università degli studi di Trieste, 2008-03-18)Beltrame, MarcoABSTRACT The student started his work towards the PhD. in 2005, joining the Bioengineering and ICT group of the University of Trieste, whose core research was in the e-health area. The personal research project conducted by the PhD student was inserted in the O3 Consortium research project, which had the aim to propose a complete solution for the adoption of open technology in the healthcare environment. The solution should become a whole new model for e-health application and include new products integrated with a development, support and business model. The PhD student contributed to the project in thinking and designing all the aspects of the complete solution presented in this thesis, in the development and business models, as well as in developing the products and in writing and publishing the results of the steps of this work. He personally contributed proposing the original idea of the support model and designing and implementing a product to test the proposed model. The student had an intermediate step in his personal project: he built a state of the art server for the management of DICOM data and of imaging objects (PACS – Picture and Archiving Communication System), with the aim to ease the adoption of e-health technology and to develop a product on which the model would have been tested. The research was conducted in the following way: first, based on the analysis of real world needs, literature and past experience, the definition of the O3 Consortium project software design guidelines (called “requirements” in the thesis) was performed. Then the product was designed and a new release of the PACS system was developed, implementing original solutions to best achieve all those “requirements”. The technological choices and the original aspects against the state of the art have been discussed and underlined throughout the entire thesis, such as the compliance to all the requirements and the choices for portability, project organization, standard implementation and performance. The idea of O3-DPACS being an integrated project, system plus support model has been also presented and discussed in the thesis.. It should be remarked again that the O3 Consortium means not only software development but also new procedures in both technology and service delivering. Moreover, the PhD student performed the validation of the software and the model, which needed to verify the assumption and to obtain the first results in the O3 Consortium research on e-health adoption. Should be noted the originality of the O3 Consortium project proposal of a whole complete application model to the healthcare real world based on open source software. No other solution for open source software application makes a complete proposal for all the topics of development, design, software architecture, support and business opportunity. Thus, a real research interest exists in testing and validating the model. ABSTRACT Il dottorato comincia il suo corso di studi nel 2005, unendosi al gruppo di Bioengineering and ICT dell’Università di Trieste. Il principale filone di ricerca del gruppo è nell’area dell’e-health. Il progetto di ricerca condotto personalmente dal dottorando s’inserisce nel progetto O3-Consortium, che ha come obiettivo la realizzazione di una soluzione completa per l’adozione e la diffusione dell’e-health in sanità. Tale soluzione ha l’ambizione di diventare un nuovo modello di riferimento per l’utilizzo di tecnologie aperte in sanità, e per l’adozione di nuove tecnologie software in generale, includendo un insieme di prodotti all’avanguardia con nuovi modelli di sviluppo, produzione e assistenza. Il dottorando ha contribuito al lavoro di gruppo che ha portato all’ideazione e definizione di tutti gli aspetti della soluzione completa, contribuendo ai modelli di sviluppo, economici, alla realizzazione dei prodotti e alla scrittura del progetto stesso. Personalmente, ha contribuito proponendo l’idea originale del modello di assistenza, e progettando e sviluppando le parti più importanti del software scelto per la sperimentazione dei modelli. Il dottorando, come step intermedio, si è posto l’obiettivo di progettare un server all’avanguardia per l’archiviazione di dati e immagini cliniche (PACS), con lo scopo di testare e validare le idee e i principi definiti durante la creazione dei modelli. La ricerca è stata condotta in due passi. Inizialmente, sono state definite delle linee guida per la progettazione del software, chiamate “requirements” o requisiti, sia attraverso l’analisi dei bisogni reali che l’analisi della letteratura e dell’esperienza più che decennale del gruppo. Il secondo passo è stato concretizzare nel prodotto PACS la massima aderenza ai requisiti, progettando e realizzando l’archivio. Le scelte tecnologiche, i motivi e gli aspetti originali rispetto allo stato dell’arte, quali i metodi e il livello di soddisfacimento dei requisiti, le soluzioni per la portabilità del software, l’organizzazione del progetto software e le scelte in fatto di standard e performance, verranno discussi ed evidenziati sottodiversi aspetti nella tesi. Analogamente, verrà spiegato ed evidenziato il concetto che definisce O3-DPACS come progetto integrato, ove il prodotto è inscindibile da una politica adeguata di supporto. Occorre, infatti, rilevare che il progetto O3 Consortium non significa meramente produrre software, anche se con caratteristiche originali, quanto associarvi nuove procedure nella fornitura, gestione, manutenzione e supporto delle tecnologie software. Infine, il dottorando ha condotto a conclusione la sperimentazione e validazione del modello O3 applicato al proprio sistema PACS, ottenendo i primi risultati positivi nella ricerca delle migliori soluzioni per l’adozione dell’e-health all’interno del progetto O3 Consortium. A conclusione, va osservato che la peculiarità propria di O3 Consortium di voler proporre una soluzione completa per l’applicazione delle tecnologie aperte in sanità non ha analoghi, poiché alcuna altra proposta copre allo stesso tempo tutti gli aspetti quali lo sviluppo, l’assistenza, la ricerca, la fornitura del servizio. Ne consegue che esiste un reale interesse di ricerca nello sperimentare il modello O3.
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Pubblicazione1-$\cal D$ relaxation from hyperbolic to parabolic systems with variable coefficients(Università degli Studi di Trieste. Dipartimento di Scienze Matematiche, 2000)
;Donatelli, DonatellaMarcati, PierangeloIn this paper we study the relaxation of semilinear hyperbolic systems to parabolic system. The singular limits are studied using Gérard's generalized compensated compactness.3 -
Pubblicazione1. Descrizione d'alcune medaglie greche del museo del signore Carlo d'Ottavio Fontana di Trieste per Domenico Sestini(Firenze: presso Guglielmo Piatti, 1822)
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Pubblicazione1. Mostra nazionale d'arte contemporanea Aprile milanese : Villa Reale, via Palestro 8, Milano(Milano: Società per le belle arti, 1948)
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Pubblicazione100 Lichens from Thailand: a tutorial for students(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)
;Nimis, Pier Luigi ;Aptroot, André ;Boonpragob, Kansri ;Buaruang, Kawinnat ;Poengsungnoen, Vasun ;Polyiam, Wetchasart ;Vongshewarat, Kajohnsak ;Meesim, Sanya ;Boonpeng, Chaiwat ;Phokaeo, Supattara ;Molsil, Muthita ;Nirongbutr, Phimpha ;Sangvichien, Ek ;Moro, Andrea ;Pittao, ElenaMartellos, StefanoThis is the printable version of an interactive identification tool for 100 species of lichens commonly occurring in Thailand, prepared on the occasion of a workshop held in Bangkok in June 2017. Of course, this guide cannot be used to identify all lichens found in the Country, but it may be useful as a tutorial in workshops and courses for students and beginners, who will be asked to identify only the species which are included in the key. In this way, they will learn the basic terminology, and will make the first steps in lichen identification. The dichotomous key is also available in several stand-alone versions: printable, CD-Rom, and for mobile devices via the free app KeyToNature (Android and iOS). The key has been created using program FRIDA at the Department of Life Sciences of the University of Trieste (Italy), and will be further tested and implemented at the Department of Biology of the Ramkhamhaeng University, Bangkok, to encompass a broader set of species.3 -
Pubblicazione10° Euro-Med Convention from Land to Sea, Naples, 10 novembre 2006(EUT Edizioni Università di Trieste, 2006)Capass, Michele
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Pubblicazione115-4-DEAF: la chiamata dei Vigili del Fuoco da parte delle persone sorde(EUT Edizioni Università di Trieste, 2012)Muneretto, Paolo
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Pubblicazione119 Sicurezza sul lavoro e gestione delle emergenze: disposizioni generali, obblighi del datore di lavoro e diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato(EUT Edizioni Università di Trieste, 2016-04-05)Nunin, Roberta
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Pubblicazione119 The … in the Jungle: The Sounds—and the Sounding—of Silence in Late James(EUT Edizioni Università di Trieste, 2021)Anesko, Michael
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Pubblicazione17 poesie del giudeo. Con un’appendice di pagine di Fölkel in poesia e in prosa degli anni Cinquanta(EUT Edizioni Università di Trieste, 2023)
;Belgrano, Ernesto ;Fölkel, FerruccioGuagnini, ElvioPrima della sua affermazione come poeta – con Monàde. 33 poesie del giudeo (Guanda, 1978) – e come prosatore e saggista, Ferruccio (Fery) Fölkel pubblica una plaquette di poesie (13 poesie del giudeo, Edizioni del Canzoniere, 1954) con lo pseudonimo di Ernesto Belgrano. Il libretto, qui riproposto assieme ai testi di alcune poesie e di un racconto (Cronaca del giudeo) degli anni Cinquanta, ci propone la visita a un interessante e coinvolgente laboratorio, in cui Fölkel andava elaborando temi, riflessioni, cifre di scrittura che sarebbero poi confluiti nella sua attività dei decenni successivi. Con spunti e rinvii di grande interesse a eventi e contesti che avevano segnato la sua vita: in particolare, la condizione di “giudeo” che gli derivava dalla famiglia paterna, ebraica di origine ungherese, e la partecipazione alla “guerra antifascista” durante la quale – come scriveva nella nota di copertina di Monàde – aveva “collaborato con gli “Angloamericani”. Una testimonianza-documento, ma anche un momento di ricerca con molte note di genuina e incisiva originalità. -
Pubblicazione1915-1916: la Brigata Sassari sul Carso attraverso alcune fonti memorialistiche(EUT Edizioni Università di Trieste, 2008)Todero, Fabio
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Pubblicazione1918-2008. La Grande guerra, novant’anni dopo(EUT Edizioni Università di Trieste, 2008)Todero, Fabio
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Pubblicazione1921: Dantismi di frontiera. Spazio e tempo del centenario dantesco sul confine orientale(EUT Edizioni Università di Trieste, 2022)Ruggiero, NunzioIn the wake of the Great War the 6th centenary of Dante’s death constitutes an epochal threshold which can be analysed from a geo-semiotic perspective. This report aims to reconstruct the circumstances in which the uses and abuses of Dante’s myth are realised, at the turning point from the liberal to the fascist regime. The circularity between languages, literature, and art that invites comparison between Italian culture and the culture of the Slavic-speaking countries of the Balkans is achieved through this unusual reception of the Divine Comedy, activated between Rijeka, Trieste, and Gorica, on the extreme edge of the Adriatic that unites and separates Eastern and Western Europe.
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Pubblicazione
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Pubblicazione1965-2015 Cinquant’anni di Scuola medico-chirurgica dell’Università degli Studi di Trieste. Le persone, la storia, le attività, il futuro(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Dipartimento Universitario Clinico di Scienze mediche, chirurgiche e della saluteNella storica occasione della celebrazione dei 50 anni della Facoltà e della Scuola di Medicina dell’Università di Trieste, viene presentato questo volume che ripercorrere con i Maestri, Colleghi e Allievi la lunga strada percorsa e i lusinghieri risultati raggiunti, certamente forieri di ulteriori grandi successi.
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Pubblicazione1989. La storia dell’arte contemporanea riparte da Cuba? Spezzoni di un dibattito europeo(EUT Edizioni Università di Trieste, 2018)Monaldi, MarcelloThe Author compares with some theoretical positions concerning contemporary art to focus on the category of "global art". While Belting uses this category to overcome modern art history, Rebentisch disputes the pertinence and promotes the critical-political role of modern art for the present. But Vettese is skeptical about the impact of political criticism in contemporary art. The Author highlights in this way how the sense of Contemporary is still uncertain and indefinable. El Autor se compara con algunas posiciones teóricas sobre el arte contemporáneo para centrarse en la categoría de "arte global". Si bien Belting utiliza esta categoría para superar la historia del arte moderno, Rebentisch disputa la pertinencia y promueve el papel crítico-político del arte moderno para el presente. Pero Vettese es escéptica sobre el impacto de la crítica política en el arte contemporáneo. El Autor resalta de esta manera cómo el sentido de Contemporáneo es aún incierto e indefinible. L’Autore si confronta con alcune posizioni teoriche riguardanti l’arte contemporanea per mettere a fuoco la categoria di “arte globale”. Mentre Belting usa questa categoria per superare la storia moderna dell’arte, Rebentisch ne contesta la pertinenza e promuove il ruolo critico-politico dell’arte moderna anche per il presente. Vettese si dimostra invece scettica riguardo all’impatto di una critica politica in seno all’arte contemporanea. L’Autore evidenzia in questo modo come il senso del Contemporaneo risulti ancora incerto e indefinibile.
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Pubblicazione1994. Perché rifondare “Futuribili” (seconda serie) dopo vent’anni(EUT Edizioni Università di Trieste, 2017)Gasparini, AlbertoIn this editorial, Alberto Gasparini, refounder of “Futuribili” in 1994, shows that 20 years after the demise of “Futuribili” there still is an increasing imperative to inform decision makers of the results of research on the future. While in the late 1970s there was a need to predict the future and come up with answers to social questions, in 1994 reality requires answers to the new questions posed by international changes triggered by the fall of communism. Under such conditions, it is necessary not only to study possible futures, but also to investigate impossible futures to identify their “almost impossible” sides and turn them into possible ones. The aims of new series “Futuribili” are, thus, to resume the project left suspended by Ferraro; gather new scholars around “Futuribili”; strengthen ties with journals such as “Futuribles” and “Futures”; pay close attention to new international themes; reorganise the journal’s structure around theme-based editions under the guidance of guest editors; be more a scientific and cultural forum than a narrowly academic publication and, last but not least, give priority to discussions, dialogue and research which could be linked to some of the international work of the Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia (ISIG), just as the previous series of “Futuribili” under Ferraro had revolved around the Istituto per le Ricerche di Economia Applicata (IREA). Alberto Gasparini, rifondatore di “Futuribili” nel 1994, evidenzia con questo editoriale come, dopo vent’anni dalla scomparsa di “Futuribili”, si senta più che mai la necessità di offrire ai decision maker i risultati della ricerca sul futuro. Se alla fine degli anni sessanta vi era la necessità di prevedere un futuro per dare nuove risposte alle società, nel 1994 la realtà richiede nuove risposte da dare a un panorama internazionale che cambia per le transizioni innescate dalla caduta del comunismo. In queste condizioni non è necessario solo studiare dei futuri possibili, ma è fondamentale “perforare” i futuri impossibili per individuarne la parte “quasi” impossibile e trasformarla in possibile. Gli obiettivi di “‘Futuribili’ nuova serie” sono quindi: sollecitare il cammino lasciato in sospeso da Ferraro; raccogliere nuovi studiosi intorno a “Futuribili”; accentuare i rapporti con riviste come “Futuribles” e “Futures”; essere molto attenti ai nuovi temi internazionali; riorganizzare la struttura della rivista intorno a numeri tematici affidati a guest editor; portare “Futuribili” a essere una rivista più scientifica e culturale che strettamente accademica e, infine, valorizzare temi centrati su discussioni, dialoghi e ricerche che possano ruotare anche intorno ad alcune attività internazionali dell’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia (ISIG), come nella precedente serie di “Futuribili” di Ferraro ruotavano sull’Istituto per le Ricerche di Economia Applicata (IREA).
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